Un ragazzino di 13 anni di Maniago (Pordenone) è stato vittima di gravi atti di bullismo da parte dei suoi compagni di scuola, sia in persona che sui social network.
La madre del ragazzo ha denunciato la situazione sui social, segnalando che le vessazioni erano iniziate due anni fa e che avevano incluso calci, pugni, insulti e denigrazione pubblica con l’abbassamento dei pantaloni.
La scuola, un istituto di istruzione secondaria superiore di primo grado nella provincia di Pordenone, ha preso in carico la situazione, coinvolgendo i bulli, la vittima e le rispettive famiglie per cercare una soluzione. La madre ha rivelato che i bulli hanno minacciato il suo figlio anche tramite chat, comprese minacce di dargli fuoco se chiedesse aiuto a genitori o insegnanti.
La vicenda potrebbe comportare conseguenze legali per i genitori dei bulli, che potrebbero essere ritenuti responsabili di non aver vigilato adeguatamente sui loro figli, che al momento dei fatti avevano 12 anni e non erano ancora imputabili.