Due medici prestano soccorso a un giocatore di basket infortunato e la società si vede multata dal giudice sportivo, che stando al referto arbitrale giudica l’intervento quale invasione di campo: quanto incredibilmente successo dopo il match per i playoff di Serie C Silver tra Vis Spilimbergo e 3S Cordenons spinge la sezione regionale del Friuli Venezia Giulia della Federazione medici sportivi italiani a chiedere l’annullamento della multa e a far vincere il buonsenso.
“Il nostro associato dottor Luigi Blarasin, medico sociale dello Spilimbergo – ha spiegato il presidente regionale FMSI dottor Fernando Agrusti – nel prestare soccorso a un giocatore colpito al labbro, ha chiesto a un collega presente sugli spalti come spettatore di recuperargli del materiale per una sutura più efficace. Il collega nel portare il materiale è entrato nell’area dietro i commissari di campo, ma non sul rettangolo di gioco. Da lì rapidamente ha raggiunto insieme a Blarasin l’infermeria. Un intervento necessario il loro, visto che poi al giocatore, andato successivamente al pronto soccorso, sono stati applicati 7 punti di sutura. Per questo facciamo veramente appello al buonsenso affinché la sanzione di 150 euro possa essere ritirata: nessuno mette in discussione le regole sportive, che vanno rispettate, ma bastava solo che i giudici di gara chiedessero al secondo medico perché fosse li presente per risolvere il tutto senza questo spiacevole strascico. Spiace che la burocrazia metta in secondo piano il pronto gesto dei due sanitari: anche se si fosse trattato di un’inavvertita invasione di campo, ma di fatto non c’è stata nemmeno quella, il regolamento dovrebbe soccombere davanti alla necessità sanitaria. Solidarietà da parte nostra ai colleghi e alla società spilimberghese”.
La replica
In merito al comunicato sopra pubblicato interviene Luca Longo, Presidente Comitato Italiano Arbitri Friuli Venezia Giulia con la replica che segue.
A differenza di quanto riferito dal dottor Blasarin, medico sociale della Vis Spilimbergo, gli arbitri non hanno interpretato l’intervento dei sanitari in soccorso al giocatore infortunato come invasione di campo bensì hanno rimarcato sul rapporto arbitrale il comportamento tenuto dal pubblico di casa durante la gara e soprattutto da un individuo particolarmente esagitato mentre gli stessi raggiungevano gli spogliatoi a fine gare.
Il Presidente regionale della FIP avv. Giovanni Adami ha già precisato un tanto con nota pubblicata sul sito web della Federazione e nei principali social (https://friuliveneziagiulia.fip.it/nota-del-comitato-sulle-decisioni-arbitrali-post-spilimbergo-cordenons/) al quale ritengo ci sia poco da aggiungere.
Da parte mia posso solo, con una certa amarezza, rilevare come troppe persone abbiano fatto appello al buon senso, evidentemente non essendo presenti alla gara, ritenendo altresì i due arbitri del tutto totali incapaci e talmente ottusi da non riuscire a distinguere l’intervento di un sanitario da una invasione di campo.
Per quanto riguarda l’appello al buon senso faccio rilevare che se si fossero adottate tutte le misure precauzionali del caso, tra le quali l’utilizzo del tunnel estensibile ( tra l’altro previsto e pertanto senza la necessità di fare riferimento al buon senso ma al semplice regolamento), molto probabilmente si sarebbero potuti evitare certi episodi che hanno portato alla sanzione più pesante.