PORDENONE. È con grande tristezza che si apprende della scomparsa di Andrea Spinelli, classe 1973, meglio conosciuto come “Spino”, il viandante pordenonese che nel 2013 aveva scoperto di avere un cancro al pancreas inoperabile. Nonostante i medici gli avessero dato solo un mese di vita, la sua passione per le camminate lo ha portato a percorrere molta più strada di quella prevista. Spino era sempre in viaggio, un instancabile camminatore attaccato alla vita e al suo camper, che aveva soprannominato “Tano il Gabbiano”.

Grazie alla solidarietà delle tante persone che lo seguivano, nel 2020 era riuscito a acquistare il camper, diventato la sua casa durante le sue avventure in giro per l’Europa.
Nonostante la comparsa del cancro, Spino non ha mai smesso di camminare e ha continuato a viaggiare, raccontando la sua esperienza e immortalando le sue emozioni attraverso la fotografia. Ha pubblicato diversi libri, tra cui “Se cammino, vivo”, “Il caminante” e “Camminatore, pellegrino e viandante”.
La sua morte rappresenta una grande perdita per la comunità dei camminatori, ma il suo spirito e la sua passione per la vita continueranno a vivere attraverso i suoi scritti e le sue fotografie. Spino sarà ricordato come un viaggiatore instancabile, un uomo che ha lottato fino alla fine per vivere la sua vita al massimo, nonostante le difficoltà incontrate lungo il cammino.
